Nel tempo che ci resta
Un testo inedito e un teatrante di razza come Cesar Brie, regista e attore argentino di nascita, italiano di adozione, raccontano un fatto di cronaca del passato, uno degli episodi più oscuri della storia italiana. In un cantiere abbandonato, un uomo fa cadere delle arance, il loro profumo attira quattro figure che si domandano dove si trovano: sono le anime di Giovanni Falcone e di sua moglie Francesca Morvillo e di Paolo Borsellino e della moglie Agnese Piraino Leto. L’uomo che ha gettato le arance è Tommaso Buscetta, pentito di mafia. Parte da qui il racconto in cui i cinque si raccontano, denunciano, si interrogano compiendo un viaggio lucido e amaro.
Frutto di un lavoro di ricerca durato oltre due anni, Nel tempo che ci resta porta in scena l’eroismo di Giovanni Falcone e Giuseppe Borsellino, la lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso del dovere.
Uno spettacolo che non è un documentario bensì un’elegia, un atto d’amore e di gratitudine nei confronti di chi ha dedicato e continua a dedicare la vita alla collettività e rappresenta una concreta testimonianza di coerenza, etica e giustizia.
“Ogni menzogna cadrà per il suo proprio peso, e rimarrà soltanto ciò che l’amore toccò con la sua lingua”. (César Brie)
CHF 25.-
Prevendita online: luganolac.ch
Testo e regia César Brie
Con César Brie, Marco Colombo Bolla, Elena D’agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile
Allestimenti scenici Camilla Gaetani
Tappeto Giancarlo Gentilucci
Musiche Pablo Brie
Variazioni sui temi di Verdi e su “Avò” di Rosa Balistreri
Arrangiamenti musicali Matias Wilson
Luci Stefano Colonna
Foto Laila Pozzo
Assistenti alla regia Adele Di Bella e Francesco Severgnini
Si ringraziano per i costumi Camilla Gaetani e Teatro dell’Elfo
Produzione Campo Teatrale, Teatro dell’Elfo
Rassegna in collaborazione con Centro Artistico MAT
Durata 1h30’ senza intervallo
Immagine: fornita dal promotore ©Laila Pozzo